Cosa succede se, un giorno qualsiasi, un fagiano spunta all’improvviso in mezzo alla strada e viene investito per sbaglio da un’auto? In fondo, potrebbe sembrare solo un banale incidente. Ma le cose cambiano parecchio se quel fagiano appartiene al maresciallo dei carabinieri… e soprattutto, se non è affatto un fagiano.
Eh sì, perché in un paesino piccolo, dove tutti si conoscono e le chiacchiere girano più veloci del vento, è quasi impossibile tenere nascosto un segreto. E quando il maresciallo inizia a sospettare qualcosa, inutile dire che parte subito con le indagini.
La prima a saperlo – o meglio, a raccontarlo a mezza valle – è Serafina, la perpetua del parroco, una vera forza della natura, sempre pronta a spifferare tutto, anche se il parroco, ormai, sente solo metà delle cose. Poi c’è Lidia, padrona di casa dal carattere deciso, sempre in battaglia con suo marito Silvio, un tipo che distilla grappa clandestina e giura che la sua è “la più bona che ghe sia”. In mezzo ci finisce anche la figlia Teresa, una giovane che sogna la carriera politica, e che lavora per Carla, una veterana della politica in piena campagna elettorale.
E come se non bastasse, ci si mette pure Costanza, sorella di Silvio, che ha appena preso la patente ma ancora non ha ben chiaro dove siano frizione, freno e acceleratore. Sua figlia Paola, invece, è fidanzata con Zeffirino, brigadiere sotto il comando proprio del maresciallo Venanzio, il proprietario – o presunto tale – del misterioso fagiano.
Tra equivoci, pettegolezzi, piccole bugie e personaggi sopra le righe, la storia si dipana in un crescendo di situazioni comiche e paradossali, fino a un finale sereno, dove ognuno si troverà faccia a faccia con le proprie debolezze – anche quelli che sembrano sempre perfetti. Il tutto raccontato con battute vivaci, ritmo veloce e quel gusto tutto italiano per la commedia che sa far ridere e pensare allo stesso tempo.
È uno spettacolo che promette di far divertire, con il sorriso sincero di una serata all’aria aperta.
Scritto da Loredana Cont
Adattato in dialetto veronese da Igino Dalle Vedove
Regia di Ermanno Regattieri
Venerdì 20 giugno 2025
Dalle 21:00 alle 23:10
Parco del Castello di Zevio, via Ponte Perez 2, Santa Maria di Zevio (VR)